Il termine “shampoo” risale all’Inghilterra del 1762. Deriva da “champo” che in lingua Hindi significa pressione, massaggio. I primi lavaggi dei capelli sono originari dell’Inghilterra e i primi parrucchieri ottenevano lo shampoo facendo bollire sapone tagliato in acqua con l’aggiunta di erbe per rendere i capelli profumati e brillanti.
E’ del 1930 la commercializzazione del primo shampoo sintetico con il nome “Drene” completamente diverso dal sapone e più simile a quello che usiamo oggi.
Da allora molta strada è stata fatta nell’ambito della produzione e commercializzazione degli shampoo, ma non a tutti è chiara l’importanza di scegliere quello giusto.
E soprattutto: “siamo certi di cosa ci mettiamo sulla testa scegliendo uno shampoo? Siamo consapevoli che uno shampoo sbagliato rovina i capelli più del phon e della spazzola? O addirittura puo’ rivelarsi peggio di permanenti, colorazioni o piastra se usato male, troppo frequentemente e magari di cattiva qualità?”
Innanzitutto occorre tenere in considerazione la composizione dello shampoo e fare attenzione alle sostanze che potrebbero danneggiare il capello.
Avrete sicuramente sentito parlare di SLES, SLS, PARABENI, “ma sappiamo cosa sono?”
Il sodium lauryl sulfate (SLS) e il sodium laureth sulfate (SLES) sono tensioattivi, cioè componenti che “sciolgono” lo sporco facendolo scivolare via con l’acqua.
Sono molto diffusi e utilizzati dalle aziende per la loro capacità schiumogena e per la loro economicità.
SLS e SLES sono una tipologia di tensioattivi aggressivi e con un uso frequente possono risultare dannosi per la pelle della cute, arrivando in casi estremi a danneggiare il follicolo.
Di per sé non sono dannosi per la salute ma dipende dall’uso che ne viene fatto e soprattutto dalla quantità presente nello shampoo utilizzato, infatti ogni volta che si usa un detergente con laurilsolfato, il pH si altera e diventa alcalino (7-8). La pelle impiega da 4 a 12 ore per ripristinare le protezioni naturali.
I parabeni invece sono i conservanti più utilizzati nell’industria cosmetica e ultimamente alcuni studi hanno portato a pensare che possano essere responsabili della diffusione dei tumori, ma la questione è molto controversa e dibattuta perché non esiste una ricerca approfondita in tal senso e non sono mai stati condotti degli studi sugli effetti nel lungo periodo.
Allora quale shampoo scegliere? Un buon shampoo può essere individuato tenendo conto della propria tipologia di capello. Esistono diversi tipi di shampoo : per capelli grassi, colorati, secchi, opachi e sfibrati, misti. Ecc.
Ma lo shampoo migliore dovrebbe presentare queste caratteristiche:
- bassa o nulla tossicità con minima irritazione di pelle e occhi
- giusta detergenza senza desgrassare
- forma una delicata schiuma
- facile risciacquo
- biodegradabilità
- Ph leggermente acido
Pertanto se i lavaggi frequenti con prodotti inadeguati possono provocare danni alla nostra salute e ai nostri capelli, occorre fare attenzione alla scelta dello shampoo, evitare gli acquisti di prodotti troppo economici, affidandosi a specialisti del settore e utilizzando prodotti con ingredienti selezionati o meglio ancora naturali.