La caduta dei capelli è un problema che affligge molte più persone di quanto si possa pensare.
Osservare una perdita eccessiva di capelli all’apparenza ingiustificata, con le lunghezze che appaiono spente e diradate è un problema comune.
Quando succede occorre però correre ai ripari per non rischiare che il processo sia irreversibile.
Innanzitutto è importante comprendere come avviene la crescita del capello per stabilire se si tratta di un processo naturale oppure di un problema da risolvere.
Il ciclo vitale dei capelli si verifica attraverso tre differenti fasi:
- anagen (di crescita),
- catagen (di involuzione),
- telogen (di riposo).
Nella fase anagen il capello vive dai 3 ai 7 anni, con una lenta e continua crescita del capello a una velocità di circa un centimetro al mese. Segue la fase catagen che ha una durata di due/tre settimane quando il capello si stacca dalla papilla pilifera. L’ultima fase di vita del capello è la telogen e dura un paio di mesi, nella quale il bulbo è a riposo. In tale fase il capello si stacca con facilità, si tratta di un normale processo di ricambio.
In una persona sana, la perdita innesca la riattivazione del follicolo per la produzione di un nuovo capello.
In questo istante, circa il 10 per cento dei capelli che abbiamo in testa è nella fase telogen ovvero su circa 90/ 150mila capelli in totale se ne perdono circa un centinaio al giorno.
La caduta dei capelli è quindi un processo fisiologico, ma, se nei cicli descritti le due fasi finali hanno una durata eccessiva, possono essere sinonimo di malessere, di patologie latenti, e potenzialmente portare a fenomeni di calvizie o diradamento che può colpire sia gli uomini che le donne.
è evidente che perdere i capelli, specie in determinate stagioni quali autunno e primavera, non dovrebbe spaventare perché è assolutamente naturale, ciò non vieta la possibilità di aiutare i capelli con prodotti specifici.
Quali sono allora le cause più comuni che possono provocare una perdita di capelli?
Carenze nutrizionali
La perdita dei capelli è strettamente correlata con la carenza di vitamina D.
L’esposizione al sole aumenta la produzione spontanea di questa vitamina; chi vive in climi freddi o piovosi o non ha la possibilità di stare al sole può utilizzare degli integratori di vitamina D.
I capelli possono cadere anche per carenza di lisina, ferro, rame e zinco, e di proteine. Ciò si può scoprire con un semplice esame del sangue.
Squilibri ormonali
Gli ormoni sono alla base di molte funzioni fondamentali del nostro organismo.
Essi influenzano il ciclo di crescita o caduta dei capelli. Un’eccessiva produzione di diidrotestosterone (DHT) può essere alla base della perdita di capelli.
Condizioni di squilibrio generale
- cuoio capelluto non in salute (es. desquamazione, forfora eccessiva)
- disturbi alla tiroide
- sindrome da ovaio policistico
- gravidanza problematica
- stress eccessivo
- perdita di peso e diete rigide
Abitudini scorrette
Inoltre ci sono delle abitudini che, se consolidate nel tempo, possono causare una perdita eccessiva di capelli e queste sono:
- uso di prodotti per capelli che contengono sostanze chimiche aggressive.
Attenzione a cosa contengono i prodotti che utilizzate quotidianamente, accertatevi che non abbiano grosse quantità di SLES, SLS, parabeni, inoltre se avete stressato i capelli con trattamenti quali colorazioni o permanenti ricordatevi di curarli con dei buoni ristrutturanti. - acconciature troppo strette
legare spesso i capelli con code di cavallo o “pinzottoni” che li stringono eccessivamente, anche se può sembrare comodo, possono danneggiare i capelli e aumentare le probabilità che si spezzino. Quindi lasciate che i vostri capelli stiano anche sciolti e si rilassino con voi. - uso frequente di accessori
Se l’impiego di accessori per arricciare o lisciare i capelli da sporadico diventa quotidiano occorre sapere che l’eccesso di calore danneggia lo stato generale dei capelli. Un consiglio per limitare i danni è quello di utilizzare le attrezzature termiche a temperature più basse (phon compreso) e/o utilizzare prodotti termo protettivi; esistono in commercio articoli con agenti specifici che resistono fino a 250 gradi, riuscendo a proteggere il fusto dei capelli anche ad alte temperature.
Da ultimo, ma non per importanza, dobbiamo tener conto della qualità della vita di ognuno a iniziare dai nutrienti presenti nei nostri cibi che non sempre risultano adeguati al fabbisogno. Il bulbo pilifero è un organismo delicato e un apporto non equilibrato di alimenti può alterarne lo stato di salute. è utile apportare nutrimento esterno con specifichi trattamenti (lozioni, shampoo) che lo rafforzino e riportino in equilibrio i suoi cicli di vita. I professionisti dei capelli sapranno consigliarvi i giusti rimedi e le prevenzioni più efficaci.